I musei nell’era post-covid


A cura della redazione di Network Museum

Immagine tratta dalla mostra:
“Il genoma umano: quello che ci rende unici”.
Museo delle scienze (MUSE), Trento.
Progettazione e direzione dei lavori, arch. Lorenzo Greppi. 
http://www.lorenzogreppi.com/
Fonte: cortesia Studio Architettura Lorenzo Greppi.

Abbiamo deciso di inaugurare questa nuova sezione, dedicata alle esternazioni di esponenti del mondo museale e didattico – espositivo
reperibili sui social network e sui media di vario genere, partendo proprio da uno dei quesiti di “maggiore tendenza” di questo momento così impegnativo per tutti, ovvero cosa cambierà dopo le varie fasi di questa pandemia.

La redazione di NM ha scelto di proporre un fondo comparso il 6 aprile scorso su LinkedIn, firmato da Lorenzo Greppi, architetto specializzato nel settore della progettazione integrata di allestimenti multimediali di mostre e musei, dal significativo titolo: “I musei nell’era post-covid”.

Chi desiderasse replicare al contributo del nostro Ospite potrà contattarlo direttamente attraverso le coordinate riportate nella sottostante nota biografica, inviando una email alla redazione di NM o compilando gli spazi riservati ai commenti al fondo di questa pagina


Lorenzo Greppi
Laureato in architettura a Firenze, Lorenzo Greppi si è da tempo specializzato nel settore della progettazione integrata di allestimenti multimediali di mostre e musei: settore nel quale ha sviluppato un personale percorso di ricerca applicata mettendo a punto scenografie fortemente originali tra emozioni, comunicazione e conoscenza.
Con il suo Studio, situato a Fiesole (Fi), ha realizzato importanti interventi in Italia, Francia, Svizzera, Belgio e Lussemburgo, lavorando per il “Museo di storia naturale di Venezia”, il “Museo della battaglia” di Vittorio Veneto, il “Museo delle Scienze” di Trento, il “Museo Egizio” di Torino, i “Musei Reali” di Torino, il “Musée Olympique” di Losanna, il “Museo di palazzo Davanzati” di Firenze, il “Museo della moda” di Gorizia e numerosi altri.
Lo Studio è attualmente impegnato nella progettazione degli allestimenti multimediali del “Musée de la Résistance Nationale” a Champigny-sur-Marne (Parigi, Francia), del “Musée Suisse du Jeu” a La Tour-de-Peilz (Svizzera), del “Museo della Storia della Città” di Catania, del “Museo della letteratura triestina”, del “Museo archeologico nazionale” di Venezia ed altri.

Tra i suoi collaboratori figurano, in particolare, l’arch. Francesca De Gaudio, responsabile dello sviluppo dei progetti di allestimento, e
l’arch. Francesca Bellini delle Stelle, responsabile, con Chiara Ronconi, della grafica museale integrata.

I lavori dello Studio sono stati pubblicati su riviste nazionali e internazionali di settore.

Lorenzo Greppi è tra i fondatori del progetto “MuseiEmotivi” per la ricerca e la promozione di pratiche multidisciplinari innovative nella progettazione di allestimenti multisensoriali immersivi.


Ulteriori fonti ed informazioni su Lorenzo Greppi:
http://www.lorenzogreppi.com/


I MUSEI NELL’ERA POST-COVID
di Lorenzo Greppi

Trovo paradossale che non si sia mai parlato tanto di musei come in questo periodo, in cui per l’appunto i musei sono chiusi e privi di un loro pubblico in carne ed ossa. E se da una parte quest’anomalia ne sottolinea, aldilà di qualsiasi esigenza di svago ricreativo virtuale, l’importanza come bene rifugio identitario, dall’altra rende ancora più urgente ridefinirne in prospettiva il ruolo culturale effettivo.
Perché quando tutto ciò sarà finito, tra gli sterminati “cahiers des doléances” temo che dovremo fare i conti anche con l’amara constatazione del fatto che ai musei reali il pubblico preferirà di gran lunga i musei virtuali : che sono più puliti, hanno servizi migliori, sono gratis; e poi non ci sono resse né code da fare, si possono vedere comodamente seduti dal divano di casa, non ci sono decisioni da prendere o scelte da effettuare (se non quella di un click), basta solo seguire il flusso delle immagini … Dove l’attenzione viene incanalata ad arte esclusivamente sulle opere e su narrazioni create ad hoc, cancellando così il problema delle pessime illuminazioni, delle scenografie inesistenti o a dir poco deludenti, della carenza di impianti narrativi e dei tanti (troppi) dettagli incongrui e inconsulti che ne disturbano la percezione.
Su tali presupposti avranno voglia i visitatori di ripassare dal museo virtuale al museo reale ? Non rischieranno di rimanere delusi da tutte le aspettative e le promesse sbandierate in rete ?
D’altro canto, questo momento di crisi generalizzata può – e deve – rappresentare l’opportunità per un salto di qualità epocale dell’offerta museale nel suo insieme. Un salto che dovrà passare attraverso due approcci integrati: innanzi tutto quello legato alla qualità e alla tipologia dei prodotti offerti in rete che – invece di limitarsi ad imitare una visita guidata (se non a sostituirsi ad essa) o a proporsi come piattaforma social – dovranno cercare di suscitare più interrogativi che risposte, di qualificarsi come strumenti complessi di fidelizzazione e di marketing culturale in grado di stimolare la visita “dal vero” e “a vera grandezza”; e poi quello legato al nuovo ruolo che i musei “in carne ed ossa” dovranno necessariamente essere in grado di reinventarsi. Perché i musei dell’era post-covid non potranno più essere gli stessi di prima: quando si tratterà di ri-portare il visitatore dentro al museo – e non di metterlo al suo “centro” (come troppe volte impropriamente indicato dal dibattito disciplinare in corso quale panacea di tutti i mali) – nel vivo e nel cuore pulsante delle sue complesse dinamiche tra contenuto, contenitore, opere, storie, pubblico, allestimenti, immagini, immaginazione, immaginario. E per farlo bisognerà forzatamente ripensare alla sua funzione e alla sua presenza – fisica e simbolica – sul territorio e nella società, come luogo al tempo stesso domestico e pubblico, di uno e di tutti, di appropriazione e di condivisione : un luogo unico, insostituibile ed irripetibile, non replicabile altrove e in alcun altro modo, luogo della verità, luogo degli incontri, luogo delle emozioni …”

Museo di storia naturale, Venezia.
Progettazione e direzione dei lavori, arch. Lorenzo Greppi.
http://www.lorenzogreppi.com
Fonte: cortesia Studio Architettura Lorenzo Greppi.

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Coordinate di questa pagina, fonti, collegamenti ed approfondimenti.

Titolo: “I musei nell’era post-covid”
Sezione: “L’Opinione”
Autore: Lorenzo Greppi
Codice: INET2005131430MAN/A1
Ultimo aggiornamento: 18/05/2020
Pubblicazione in rete: 3° edizione, 13/05/2020

Proprietà intellettuale: INFOGESTIONE s.a.s
Fonte contenuti: gentile concessione Lorenzo Greppi
Fonte immagini: http://www.lorenzogreppi.com/
Fonte video e contenuti multimediali:

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